Fermare la spirale d’odio

Gravi, violenti, disumani gli episodi di Macerata che ci lasciano inorriditi. Condoglianze alla famiglia della vittima e vicinanza ai 6 cittadini di origine straniera feriti dalla sparatoria e alla città (di pace) sconvolta dai fatti.Ai fatti si aggiungono gli innumerevoli messaggi e post violenti, gravissimi, irresponsabili che volano nella rete nella totale indifferenza, in una escalation che deve essere bloccata e che provoca una narrazione sempre più tossica del fenomeno dell’immigrazione.
Chi da più parti cerca in ogni modo di prevenire e placare le rischiose tensioni sociali cercando di diffondere solidarietà e inclusione viene additato come buonista, ideologico, e in più, addirittura colpevole del grande fenomeno globale delle im/migrazioni.

Fenomeno che vede solo una piccolissima parte (2%) dei profughi a livello globale giungere in Europa scappando da guerre, dittature, cambiamenti climatici, politiche finanziarie e economiche locali e internazionali incoerenti e ingiuste e da forti disuguaglianze.

Per combattere e bloccare l’odio e violenza innescato contro il fenomeno dell’immigrazione ci vuole coraggio e un più forte e chiaro sostegno culturale e politico a tutte quelle forze che da più parti e in diverse forme credono in un’educazione e formazione non violenta, che lavorano quotidianamente per una maggior inclusione, una migliore convivenza nelle nostre società multiculturali e che si battono contro razzismo, xenofobia e discriminazioni.

Chiara Rabini

Consigliera comunale
Bolzano, 4.2.2018

Autore: Chiara Rabini

Consigliera comunale per i Verdi Grüne Vërc Referente comunale per i richiedenti asilo e rifugiati

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